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Nell'arco del suo percorso, a cominciare dagli anni settanta fino a oggi, la scultrice Maria Cristina Carlini (Varese, 1942) ha prodotto intensamente, con una grande capacità di elaborare esperienze estetiche sempre nuove, utilizzando di volta in volta materiali antichi o moderni. Carlini nutre una passione fortissima per i materiali, ne studia le caratteristiche intrinseche, la storia degli usi che l'uomo ne ha fatto nel corso dei secoli, le loro possibili interazioni con altre sostanze e ambienti e il modo in cui reagiscono con il passare del tempo. L'arte di Carlini genera un'interazione fra passato, presente e futuro e la sua ispirazione abbraccia mito e storia. La consapevolezza artistica viene aumentata dal processo del fare, contemporaneamente introspettivo ed espansivo, volto alla emersione del simbolico, ma proiettato nella configurazione di presenze del futuro.